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giovedì 17 aprile 2014

Un camorrista al Ministero dell'Interno

Palazzo del Viminale, sede del Ministero dell'Interno

Da qualche mese, Giulia Sarti, deputata 5 stelle e membro della commissione antimafia, denuncia la presenza di un dirigente del Viminale che sarebbe al libro paga della Camorra: il viceprefetto Francesco Sperti.

Sperti è già indagato per associazione a delinquere con l'aggravante di aver favorito un'associazione mafiosa.
Il 22 gennaio 2014 vengono arrestate 90 persone divise tra Campania, Lazio e Toscana accusate di far parte del clan Contini, uno dei più potenti di Napoli. Il gip che ha disposto l'ordine di custodia ha anche affermato che il dirigente del Ministero prendeva 1500 € al mese dai fratelli Righi, arrestati nella stessa indagine.
Nonostante i pm chiesero l'arresto per anche per Sperti, il gip non ha ritenuto sufficienti le prove a suo carico e ha dichiarato:  “E’ probabile che egli sia consapevole, attesi i risalenti rapporti, del modus operandi di quelle imprese e dei suoi committenti. Non è accertato però che le sue specifiche attività professionali abbiano agevolato o concorso alle manovre nelle quali consiste il reato”.
In un'intercettazione telefonica con Luigi Righi, il viceprefetto si lamenta del suo "stipendio" troppo basso:
 “L’emolumento che io prendo non corrisponde all'effettivo lavoro, però ne faccio un fatto anche di amicizia” - si sfoga Sperti, l’8 novembre 2008 - “Però, se oggi noi prendiamo una bella torta, questa è per Francesco perché è un nostro convitato e sta sempre a tavola con noi, è un nostro amico che ci sta vicino, no? (…) se io invece, al momento in cui arriva la torta poi… (…) a un certo punto mi sono reso conto che prendevo lo stipendio di un cameriere. Allora ho detto ‘ma promuovetemi, fatemi caposala almeno, no?’”.
Con tutta la presunzione di innocenza che ci possiamo mettere, perchè nessuno al Ministero costringe Francesco Sperti a dimettersi?
Come è noto, in un altro Stato le dimissioni per una vicenda del genere sarebbero state immediate. Invece qui niente; dal 22 gennaio, giorno in cui è saltato fuori il suo nome, ad oggi, non si muove foglia, Sperti rimane al suo posto, e come sottolinea Giulia Sarti: “con la possibilità di accedere ai sistemi informatici interni e delle pubbliche amministrazioni”

Come si può notare guardando dal video sotto, in cui la Sarti chiede spiegazione al Ministro Alfano, la vicenda viene minimizzata e trattata con la sufficienza di cui siamo abituati, incompetenza o c'è dell'altro?







mercoledì 16 aprile 2014

Bagarre al Senato sul 416 ter riguardante lo scambio di voti politico-mafiosi. Espulsi due senatori del Movimento 5 stelle


Il ddl 416 ter contro lo scambio dei voti tra mafia è politica è ora legge.

Come per le altre discussioni a riguardo della suddetta legge, il Movimento 5 stelle, nella giornata odierna, ha cercato di ostacolare la votazione al Senato inscenando una serie di polemiche sfociate poi in bagarre. Durante la seduta, tra le altre cose, i parlamentari penta-stellati hanno ricorso all'uso di cartelli in cui erano raffigurate le foto di Napolitano, Renzi o Berlusconi.
Poco prima delle dichiarazioni di voto la protesta si è accesa ancora di più e il presidente Grasso ha espulso due parlamentari grillini: Airola e Santangelo.

Ma entriamo nel merito. Questa nuova modifica punisce l'eventuale politico che paga oppure semplicemente promette denaro, o anche "altra utilità", alle organizzazioni mafiose in cambio di voti. Proprio per quest'ultima dicitura (altre utilità) si è certamente fatto un notevole passo avanti alla lotta sullo scambio di voti, infatti prima il politico non poteva essere condannato per uno scambio di natura diversa dal denaro.

Fino a qui tutto bene, ma da cosa sono scaturite le proteste del Movimento 5 stelle?
Facile! La norma è stata sì migliorata, ma sono state praticamente dimezzate le pene del reato, prima si andava dai 7 ai 12 anni di reclusione e ora dai 4 ai 10.

A questo punto sorge un'altra  semplice domanda a cui, cosa più preoccupante, non sono state date risposte concrete:


Perché??


Berlsuconi ai servizi sociali: Viva la Magistratura!



Vent'anni di polemiche, botta e risposta tra Silvio e la magistratura, tra la sinistra e la destra e..
..finisce tutto in modo così timido e triste, così poco berlusconiano.

Per la prima condanna definitiva ci aspettavamo tutti i fuochi d'artificio, tutti pronti a dire la nostra: qualcuno nascondendo la contentezza mostrando un ipocrita e doveroso rispetto per l'uomo; qualcun altro gridando al golpe e cercando di farsi sentire ovunque per sollevare polemiche


In realtà, il Tribunale di sorveglianza ha disposto misure piuttosto accomodanti verso l'ex Presidente sorprendendo un po' tutti (anche noi, che avevamo scritto questo post: bit.ly/OQYI8I ).
Silvio Berlusconi dovrà scontare la propria pena ai servizi sociali passando 4 ore, per un giorno a settimana, in un centro anziani a Cesano Boscone (MI) e potrà lasciare la regione Lombardia tre giorni a settimana per poter essere a Roma, nel suo domicilio di Palazzo Grazioli, e onorare i propri impegni politici.

Contrariamente a quello che tutti si aspettavano, quindi, è stata concessa la famigerata agibilità politica, chi si aspettava di vederlo "quasi" completamente fuori gioco si dovrà ricredere ancora una volta.
Franco Coppi e Niccolò Ghedini hanno dichiarato giusta la decisione del tribunale, la stessa corte ha dichiarato che Berlusconi è ancora "socialmente pericoloso" ma sarebbe sulla strada del recupero; inoltre ha avvertito che verrà aggravata la condanna in caso persistano le esternazioni offensive contro le toghe su cui Berlusconi ha marciato abbondantemente in questi anni.

La vita dell' ex Presidente del Consiglio sarà quindi più facile del previsto ma avrà comunque dei paletti rigidi come ad esempio quello di non poter frequentare pregiudicati, una cosa generalmente normale ma non per lui, circondato da persone con la fedina penale macchiata (l'amico Dell'Utri e il fratello Paolo primi fra tutti).



Massimo D'Alema ha dichiarato riguardo la vicenda: "Cittadini meno fortunati, meno ricchi e potenti per reati molto minori vanno semplicemente in prigione". Le parole del "rottamando" sono plausibili ma è sorprendente come si passano anni e anni a difendere la Magistratura dagli attacchi di Berlusconi salvo attaccarla un secondo dopo a causa della pena inflitta allo stesso. Speriamo che ora non si invertano i ruoli perchè non se ne può più!




Concludendo, in qualsiasi modo si vogliano vedere le cose, ogni tanto è bene dire "Viva la magistratura!" (e da oggi, con tutti noi, lo dirà una persona in più!).

martedì 15 aprile 2014

La farsa delle quote rosa, le donne come strumento

Come promesso, il Presidente del Consiglio ha nominato i manager pubblici e ha mantenuto le promesse anche per quanto riguarda l'impiego delle donne per queste cariche.
Le dirigenti in questione sono:

  • Emma Marcegaglia - Presidente ENI
  • Luisa Todini - Presidente Poste
  • Patrizia Grieco - Presidente ENEL
  • Catia Bastioli - Presidente Terna
Qualcuno potrebbe dire che finalmente si pensa alle quote rosa in maniera effettiva; tuttavia è facile capire la forzatura da ricerca di consensi, quello che bisogna cambiare è il livello culturale per fare in modo che uomini e donne possano fare carriera per meritocrazia; non possiamo pensare di esserci evoluti da questo punto di vista dato che le nomine sono state fatte da un Presidente che ne approfitta, a spesa delle stesse donne, per farsi pubblicità da campagna elettorale.


Stessa cosa sarebbe accaduta in Parlamento se fosse passata la legge sulle quote rosa. Infatti, senza le preferenze dei cittadini, avremmo potuto avere un parlamento, a larga percentuale femminile, con donne scelte dai vertici di partiti capitanati sempre da uomini.

Tornando sulle nomine di Renzi è facile notare "la farsa", tutte le donne nominate ricoprono la carica di Presidente dell'azienda e mai quella di amministratore delegato, il vero ruolo di comando, saldamente ancora "azzurro".

"Caro Presidente, usare le donne come strumento non è un buon modo per valorizzarle!"

lunedì 14 aprile 2014

Le riforme del governo Renzi

Da quando si è insediato il governo Renzi siamo bombardati di annunci di proposte e riforme di ogni tipo e, dato che è difficile tenere a mente tutto, ecco un breve riassunto con tanto di voto da 1 a 10 per ogni proposta:


Legge elettorale 
Già votata alla Camera, sarebbe in vigore solo per quest'aula; infatti si parte con il presupposto che il Senato non sia più elettivo per la prossima legislatura, una mossa affrettata e poco seria.
Inoltre risulta un pericolo per la democrazia data l'impostazione molto maggioritaria, probabilmente più della precedente legge.
La coalizione che raggiunge il 37% dei voti vince un premio di maggioranza e nel caso nessuno schieramento dovesse raggiungere questa soglia ci sarà un ballottaggio tra le 2 coalizioni con più voti.
Le soglie di sbarramento sono altissime, le coalizioni dovranno raggiungere minimo il 12% mentre ogni singolo partito all'interno di esse necessita del 4,5%. Se un partito non raggiunge questa soglia non ottiene seggi in Parlamento ma regala i voti alla coalizione di cui fa parte: una assurdità che pone dubbi di incostituzionalità più che legittimi.
Rimangono le liste bloccate (anche se più corte) e le candidature multiple.
Se il porcellum era appunto considerato una "porcata", stiamo addirittura peggiorando.
VOTO: 3

Superamento Senato elettivo
Se dovesse andare in porto la riforma proposta dal governo non eleggeremo più il Senato, i nuovi senatori saranno 127 rappresentanti delle amministrazioni locali e 21 nominati dal PdR. Questo nuovo organo avrà un ruolo quasi solamente consultivo per le leggi ordinarie, non voterà per il bilancio e la fiducia al governo.
Con la scusa della lentezza dell'iter legislativo, e unito alla nuova legge elettorale, contribuisce a distruggere la democrazia rappresentativa che i nostri padri costituenti stabilirono per impedire una futura svolta autoritaria della nazione, si spera che lo scopo non sia proprio questo (leggi il post sulla riforma del Senato: bit.ly/1gWrj7W ).
Voto: 3

Abolizione delle province
Si dovrebbe passare da 107 a 96 aree provinciali e si creeranno 10 città metropolitane. I rappresentanti di queste nuove aree non verranno eletti dal popolo che potrà eleggere solo i sindaci. Saranno proprio i sindaci dei vari comuni a decidere il rappresentante "provinciale".
Questa riforma dovrebbe portare a risparmiare dato che non pagheremo più i consiglieri e gli assessori provinciali, in realtà le poltrone vanno aumentando e di conseguenza anche i costi; infatti è stato stabilito un incremento degli eletti nei consigli comunali dei comuni fino a 5000 abitanti, la maggior parte.
Ancora meno democrazia, per cosa in cambio? più poltrone!
Voto: 4

Eliminazione del CNEL
Il Consiglio Nazionale dell' economia e del lavoro è un organo, previsto nella nostra Costituzione, da cui il governo può prendere spunti per materie economiche e sociali.
Ha potere di proposta legislativa ma da quando esiste (1946) ha proposto solo una manciata di leggi di cui nessuna è mai stata approvata.
Chissà, forse se il CNEL avesse funzionato meglio durante i suoi 60 di vita ora ci troveremmo in condizioni economiche migliori;  ma dato che è quasi impossibile attribuire qualcosa di positivo al lavoro svolto fin qui tanto vale eliminarlo.
Voto: 8

Presidenza autorità anticorruzione
La proposta di Raffaele Cantone come Presidente dell'autorità dell'anticorruzione, approvata quasi all'unanimità al Senato, è stata sicuramente un'ottima mossa del Governo Renzi.
Il magistrato Cantone si è distinto indubbiamente per la lotta alla camorra ed era certamente tra le possibilità più degne a rappresentare un organo così importante, soprattutto considerando le condizioni in cui si trova l'Italia in questa materia.
Voto: 9

Auto Blu
La vendita di 100 auto blu su 60000 presenti sul territorio solo per avere approvazione da un senso di mancanza di rispetto verso gli italiani. Nient'altro da aggiungere!
Voto: 5

Taglio degli stipendi dei dirigenti pubblici
Il tetto massimo stabilito è quello dello stipendio del Presidente della Repubblica.
In un "mondo perfetto" ci sarebbe da discutere su questa proposta per il timore che sia una scelta controproducente. Ma il nostro paese non rientra di certo nella concezione di "mondo perfetto" e quindi è giusto che i sacrifici (se di sacrifici si può parlare) li facciano anche gli alti dirigenti pubblici.
Spesso, nonostante lo stipendio così alto, questi dirigenti hanno fatto male.. tanto vale ridurre i costi.
Voto: 7

+ 1000 € netti all'anno per chi guadagna meno di 1500 € al mese
Un grande slogan che è piaciuto subito a tutti i cittadini, poi i primi dubbi e ora.. svelato l'arcano.
Infatti, se passerà la norma prevista dal job act di Renzi, le famiglie con un coniuge a carico non avranno più le detrazioni di 65 euro in vigore oggi, ancora una volta il gioco delle 3 carte.
Voto: 5




venerdì 11 aprile 2014

Le restrizioni di Berlusconi



La procura generale ha accolto la richiesta di Silvio Berlusconi circa l'affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la pena residua di un anno nel processo per frode fiscale sui diritti TV Mediaset. Ora l'ultima parola spetta al Tribunale di sorveglianza che potrebbe, anche se poco probabile, decidere ancora per gli arresti domiciliari.

Una delle ipotesi più probabili è che il Presidente (ormai solo del Milan) si dedicherà all'assistenza degli anziani in una casa di riposo nelle vicinanze di Arcore, fatto curioso dato che ha 78 anni!
Possibile che ogni cosa riguardante Berlusconi non rientra mai nella normalità?
Si, è vero, bisogna dire "pazienza", sono accadute cose peggiori: tante leggi "ad personam"!

Una parte molto interessante della vicenda, invece, riguarda le restrizioni che dovrà rispettare, difficilmente potrà continuare a fare il leader per molto tempo in queste condizioni; nonostante i suoi parlamentari continuino a ostentare positività, infatti, queste sono le misure che l'ex Cavaliere sarà costretto a onorare:

  • Non potrà candidarsi alle elezioni europee
  • Non potrà votare
  • Dovrà rispettare gli orari stabiliti dal tribunale per poter fare un comizio politico
  • Non potrà incontrare pregiudicati (come ad esempio l'amico Dell'Utri o il fratello Paolo)
  • Non potrà espatriare
  • Non potrà uscire dalla regione Lombardia senza il permesso dei giudici
  • Non potrà uscire dopo le 23
Per un leader politico è abbastanza difficile continuare a farsi spazio in questo modo, si prospettano interessanti campagne elettorali!







martedì 8 aprile 2014

I 5 Peggiori parlamentari della legistratura vigente

Sarà populismo, ma è sempre bene ricordarsi i parlamentari che paghiamo, se non altro per sperare di non ritrovarli ancora nella prossima legislatura.
Va precisato che questa lista ha il solo scopo di evidenziare i singoli politici che hanno reso imbarazzante l'attuale legislatura del parlamento italiano e non è atta a colpire i partiti di cui fanno parte (sarebbe approssimativo).


Bene! Per la serie "non so se ridere o piangere" gustatevela:


POSIZIONE NUMERO 5: VITO CRIMI
Eletto nelle file del Movimento 5 Stelle e già capogruppo al senato dell'omonimo schieramento, crea uno scandalo a causa di un post su facebook in cui scrive queste parole come risposta a un manifesto con scritto "Silvio non mollare"(Berlusconi, ndr) :
<<Ma vista l'età, il progressivo prolasso delle pareti intestinali e l'ormai molto probabile ipertrofia prostatica, il cartello di cui sopra con "Non mollare" non è che intende "Non rilasciare peti e controlla l'incontinenza">>
Tutto ciò è successo durante il consiglio in cui si decidevano le regole a riguardo della possibile decadenza da senatore di Berlusconi. Crimi, con una "bassezza" che va a colpire la sfera personale e non politica, è riuscito a passare dalla parte del torto in una faccenda che lega Berlusconi a  stesso.. 
..e non è facile! Complimenti!



POSIZIONE NUMERO 4: ROBERTO CALDEROLI
Padre del porcellum, legge ormai dichiarata pessima all'unanimità e "smontata" dalla Corte Costituzionale. La curiosità consiste nel fatto che fu lo stesso Senatore (allora Ministro) a dichiararla "ad porcellum".
Recentemente si è distinto per "eleganza" e per essere "un uomo di larghe vedute" per avere pubblicamente definito un orango l'ex Ministro Kyenge con palesi riferimenti all'origine africana di quest'ultima; tuttavia cercando di migliorare la sua posizione ha rettificato che ha definito in questo modo il ministro non per la sua origine, non per il colore della pelle ma.. per la somiglianza a tale primato, che raffinatezza!
Con questo curriculum entra di diritto in questa "top five" anche a causa dell'aggravante derivante del fatto che Calderoli rappresenti il nostro Senato essendone vicepresidente.




POSIZIONE NUMERO 3: DOMENICO SCILIPOTI
Noto voltagabbana, nel 2010 Scilipoti uscì dal gruppo di IdV per creare un gruppo parlamentare e votare contro la mozione di sfiducia al governo Berlusconi allungando la vita allo stesso governo e facendo nascere ipotesi di corruzione per "acquisto" dello stesso senatore in cambio dei voti in aula.
Attualmente è senatore con il gruppo di Forza Italia (che caso!) e si distingue spesso per "scenate" in aula tanto che il presidente del Senato quando lo richiama evidenzia il suo esibizionismo spesso acuito dalla diretta TV



POSIZIONE NUMERO 2: STEFANO DAMBRUOSO
Per lui precedenti di tutto rispetto ma si distingue in modo molto negativo in questa legislatura.
Durante la "bagarre" inscenata dal Movimento 5 Stelle per cercare di impedire la votazione finale sulla legge IMU-Bankitalia e per protestare alla "ghigliottina" della Pres. Boldrini, Dambruoso tira uno schiaffo alla on. Lupo, il primo caso di violenza verso una donna in parlamento.
In aggiunta, ci sono due motivi che aggravano la situazione di Dambruoso e gli fanno guadagnare la seconda posizione:
  • ricopre la posizione di questore della Camera dei deputati
  • ha dichiarato che quello che ha fatto è giusto e lo rifarebbe (salvo scusarsi in un secondo momento, forse per convenienza?!)



POSIZIONE NUMERO 1: ANTONIO RAZZI
Non poteva che vincere il mitico senator Razzi!
Eletto con la circoscrizione estero (Svizzera) per l'Italia dei valori nel 2006, uscì dal gruppo parlamentare per creare "Noi Sud" grazie al quale il governo Berlusconi riuscì a sopravvivere alla sua naturale caduta una volta venuta (apparentemente) meno la maggioranza parlamentare.
L'ex deputato Barbato, con una telecamera nascosta, riprende le dichiarazioni di Razzi che si commentano da sole:
<<[...] Andavamo e dicevamo "Presidente, siamo noi due, quanto ci molla? [...] Qui, ce ne date un milione?" E io e lui, con un milione ci facevamo una campagna elettorale, facevamo un partito nuovo. [...] Perché per noi due il governo s'è salvato. Che 314 a 311. Se io e Scilipoti andavamo di là per un voto cadeva, cadeva Berlusconi. [...] Io avevo già deciso da un mese prima [di votare la fiducia, ndr]. [...] Io non avevo la pensione ancora. Dieci giorni mi mancavano. E per dieci giorni mi inculavano. Perché se si votava dal 28 come era in programma, il 28 di marzo, io per dieci giorni non pigliavo la pensione. [...]>>

Come se non bastasse si è distinto per l'amicizia e l'approvazione di Kim Jong-un, il folle dittatore nordcoreano.

Potrebbe interessarti:http://www.today.it/rassegna/kim-jong-un-lanciafiamme-esecuzioni.html
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Finchè Antonio Razzi farà parte del parlamento italiano difficilmente qualcuno riuscirà a levargli questa prima posizione: CONGRATULAZIONI SENATORE!






domenica 6 aprile 2014

Il lupo perde il pelo ma Cosentino non perde il vizio



Mentre in parlamento si vota, tra gli applausi di quasi tutto l'emiciclo, la legge sugli scambi di voti, viene arrestato per la seconda volta nell'arco di un anno Nicola Cosentino, ex sottosegretario PDL, per estorsione e concorrenza sleale aggravata dalle finalità camorristiche.

L'indagine rigurada la costrizione a discapito degli enti amministrativi locali per impedire la costruzione di nuovi impianti per la distribuzione di carburante concorrenti a quelli dei fratelli Cosentino. Oltre a "Nick O' Mericano", così come viene chiamato, sono indagati Antonio e Pasquale Zagaria, fratelli di Michele Zagaria, boss dei Casalesi.

Cosentino era già stato arrestato pochi mesi fa ed è tornato da poco in libertà; oltre alla vicenda sopra citata, infatti, è tuttora imputato nel processo sul presunto reimpiego di capitali illeciti in relazione alla costruzione, mai avvenuta, di un centro commerciale a Casal di Principe.
Tornato da poco in libertà, è tornato attivista politico fondando Forza Campania.

In qualsiasi Stato civile una vicenda come questa, che lega alla Camorra un ex uomo importante della politica italiana, sarebbe un gravissimo scandalo e farebbe sorgere molte domande ma qui viene trattata con molta, troppa sufficienza.

Notizie del genere non destano più scalpore, ci siamo abituati e ci stiamo autoconvincendo che funziona così in Italia; lo stupore, infatti, si verifica solo al nascere di movimenti di protesta che invece sono la normale conseguenza di questo sistema.


mercoledì 2 aprile 2014

O Senato.. quanto ti ho amato!


Ormai nei salotti politici della TV generalista non si parla d'altro: Senato SI o Senato NO?
Partiamo con una nozione di base, l'Italia dal 1946 ha adottato un sistema parlamentare con un bicameralismo perfetto costituito da Camera dei deputati e Senato della Repubblica; questo significa una legge votata in una camera passa all'altra e nel caso venga emendata deve ritornare nuovamente alla prima con un sistema chiamato "navetta".
Secondo i promotori del nuovo disegno di legge costituzionale questo sistema è lento e arcaico mentre secondo i detrattori garantisce un equilibrio dei poteri e quindi una garanzia della democrazia.

Il Presidente Renzi vorrebbe una "camera delle autonomie"al posto dell'attuale Senato composta da 148 persone non elette e non retribuite che rappresentino le amministrazioni locali, con l'aggiunta di 21 persone (senatori??) nomitate dal Presidente della Repubblica e i senatori a vita; questa camera avrà di fatto un compito poco più che di consultazione nel normale iter legislativo e pieni poteri per le leggi costituzionali. Piovono quindi numeri, pareri , critiche, preghiere, lodi di ogni genere ma nessuno dice che, in qualsiasi modo la si pensi, questo disegno, così come ufficiosamente presentato è:

UN PASTICCIO

Si può essere conservatori o meno ma su quali basi è strutturato? Nessuno sà e soprattutto nessuno chiede.
Inoltre come si fa a non pensare a un rischio di democrazia quando l'unica camera che rimarrebbe con pieni poteri verrà eletta, secondo l'Italicum, con un premio di maggioranza enorme e con soglie di sbarramento altissime?
Il Pres.Grasso, conflitti di interessi a parte, ha oggettivamente ragione a sollevare un caso e soprattutto bisogna smetterla di far passare il tutto come un "gran risparmio della spesa pubblica" perchè prima di tutto sarebbe molto più semplice ridurre il numero di parlamentari secondo questo scopo.
Correre è forse giusto e necessario ma lo si può fare per quei contesti discussi da decenni e mai attuati non si può avere fretta su una riforma strutturale così pesante, prima bisogna spiegare perlomeno come si è arrivati a scrivere questa proposta perchè sembra fatta giocando a un gioco di strategia, ricorda tanto il Renzi di Crozza, un bambinone che si diverte a sparala grossa.
I 21 Senatori nominati dal Presidente della Repubblica poi ricordano tanto lo Statuto Albertino nel quale il Re nominava personalente tutta la camera suddividendo i nominati in 21 categorie (arcivescovi, ambasciatori etc..), ma eravamo nel 1800 e verrebbe da dire che Napolitano dopo questa riforma diventerà ancora più Re.