Il ddl 416 ter contro lo scambio dei voti tra mafia è politica è ora legge.
Come per le altre discussioni a riguardo della suddetta legge, il Movimento 5 stelle, nella giornata odierna, ha cercato di ostacolare la votazione al Senato inscenando una serie di polemiche sfociate poi in bagarre. Durante la seduta, tra le altre cose, i parlamentari penta-stellati hanno ricorso all'uso di cartelli in cui erano raffigurate le foto di Napolitano, Renzi o Berlusconi.
Poco prima delle dichiarazioni di voto la protesta si è accesa ancora di più e il presidente Grasso ha espulso due parlamentari grillini: Airola e Santangelo.
Ma entriamo nel merito. Questa nuova modifica punisce l'eventuale politico che paga oppure semplicemente promette denaro, o anche "altra utilità", alle organizzazioni mafiose in cambio di voti. Proprio per quest'ultima dicitura (altre utilità) si è certamente fatto un notevole passo avanti alla lotta sullo scambio di voti, infatti prima il politico non poteva essere condannato per uno scambio di natura diversa dal denaro.
Fino a qui tutto bene, ma da cosa sono scaturite le proteste del Movimento 5 stelle?
Facile! La norma è stata sì migliorata, ma sono state praticamente dimezzate le pene del reato, prima si andava dai 7 ai 12 anni di reclusione e ora dai 4 ai 10.
A questo punto sorge un'altra semplice domanda a cui, cosa più preoccupante, non sono state date risposte concrete:
Perché??
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