siti

lunedì 14 aprile 2014

Le riforme del governo Renzi

Da quando si è insediato il governo Renzi siamo bombardati di annunci di proposte e riforme di ogni tipo e, dato che è difficile tenere a mente tutto, ecco un breve riassunto con tanto di voto da 1 a 10 per ogni proposta:


Legge elettorale 
Già votata alla Camera, sarebbe in vigore solo per quest'aula; infatti si parte con il presupposto che il Senato non sia più elettivo per la prossima legislatura, una mossa affrettata e poco seria.
Inoltre risulta un pericolo per la democrazia data l'impostazione molto maggioritaria, probabilmente più della precedente legge.
La coalizione che raggiunge il 37% dei voti vince un premio di maggioranza e nel caso nessuno schieramento dovesse raggiungere questa soglia ci sarà un ballottaggio tra le 2 coalizioni con più voti.
Le soglie di sbarramento sono altissime, le coalizioni dovranno raggiungere minimo il 12% mentre ogni singolo partito all'interno di esse necessita del 4,5%. Se un partito non raggiunge questa soglia non ottiene seggi in Parlamento ma regala i voti alla coalizione di cui fa parte: una assurdità che pone dubbi di incostituzionalità più che legittimi.
Rimangono le liste bloccate (anche se più corte) e le candidature multiple.
Se il porcellum era appunto considerato una "porcata", stiamo addirittura peggiorando.
VOTO: 3

Superamento Senato elettivo
Se dovesse andare in porto la riforma proposta dal governo non eleggeremo più il Senato, i nuovi senatori saranno 127 rappresentanti delle amministrazioni locali e 21 nominati dal PdR. Questo nuovo organo avrà un ruolo quasi solamente consultivo per le leggi ordinarie, non voterà per il bilancio e la fiducia al governo.
Con la scusa della lentezza dell'iter legislativo, e unito alla nuova legge elettorale, contribuisce a distruggere la democrazia rappresentativa che i nostri padri costituenti stabilirono per impedire una futura svolta autoritaria della nazione, si spera che lo scopo non sia proprio questo (leggi il post sulla riforma del Senato: bit.ly/1gWrj7W ).
Voto: 3

Abolizione delle province
Si dovrebbe passare da 107 a 96 aree provinciali e si creeranno 10 città metropolitane. I rappresentanti di queste nuove aree non verranno eletti dal popolo che potrà eleggere solo i sindaci. Saranno proprio i sindaci dei vari comuni a decidere il rappresentante "provinciale".
Questa riforma dovrebbe portare a risparmiare dato che non pagheremo più i consiglieri e gli assessori provinciali, in realtà le poltrone vanno aumentando e di conseguenza anche i costi; infatti è stato stabilito un incremento degli eletti nei consigli comunali dei comuni fino a 5000 abitanti, la maggior parte.
Ancora meno democrazia, per cosa in cambio? più poltrone!
Voto: 4

Eliminazione del CNEL
Il Consiglio Nazionale dell' economia e del lavoro è un organo, previsto nella nostra Costituzione, da cui il governo può prendere spunti per materie economiche e sociali.
Ha potere di proposta legislativa ma da quando esiste (1946) ha proposto solo una manciata di leggi di cui nessuna è mai stata approvata.
Chissà, forse se il CNEL avesse funzionato meglio durante i suoi 60 di vita ora ci troveremmo in condizioni economiche migliori;  ma dato che è quasi impossibile attribuire qualcosa di positivo al lavoro svolto fin qui tanto vale eliminarlo.
Voto: 8

Presidenza autorità anticorruzione
La proposta di Raffaele Cantone come Presidente dell'autorità dell'anticorruzione, approvata quasi all'unanimità al Senato, è stata sicuramente un'ottima mossa del Governo Renzi.
Il magistrato Cantone si è distinto indubbiamente per la lotta alla camorra ed era certamente tra le possibilità più degne a rappresentare un organo così importante, soprattutto considerando le condizioni in cui si trova l'Italia in questa materia.
Voto: 9

Auto Blu
La vendita di 100 auto blu su 60000 presenti sul territorio solo per avere approvazione da un senso di mancanza di rispetto verso gli italiani. Nient'altro da aggiungere!
Voto: 5

Taglio degli stipendi dei dirigenti pubblici
Il tetto massimo stabilito è quello dello stipendio del Presidente della Repubblica.
In un "mondo perfetto" ci sarebbe da discutere su questa proposta per il timore che sia una scelta controproducente. Ma il nostro paese non rientra di certo nella concezione di "mondo perfetto" e quindi è giusto che i sacrifici (se di sacrifici si può parlare) li facciano anche gli alti dirigenti pubblici.
Spesso, nonostante lo stipendio così alto, questi dirigenti hanno fatto male.. tanto vale ridurre i costi.
Voto: 7

+ 1000 € netti all'anno per chi guadagna meno di 1500 € al mese
Un grande slogan che è piaciuto subito a tutti i cittadini, poi i primi dubbi e ora.. svelato l'arcano.
Infatti, se passerà la norma prevista dal job act di Renzi, le famiglie con un coniuge a carico non avranno più le detrazioni di 65 euro in vigore oggi, ancora una volta il gioco delle 3 carte.
Voto: 5




Nessun commento:

Posta un commento