siti

domenica 6 aprile 2014

Il lupo perde il pelo ma Cosentino non perde il vizio



Mentre in parlamento si vota, tra gli applausi di quasi tutto l'emiciclo, la legge sugli scambi di voti, viene arrestato per la seconda volta nell'arco di un anno Nicola Cosentino, ex sottosegretario PDL, per estorsione e concorrenza sleale aggravata dalle finalità camorristiche.

L'indagine rigurada la costrizione a discapito degli enti amministrativi locali per impedire la costruzione di nuovi impianti per la distribuzione di carburante concorrenti a quelli dei fratelli Cosentino. Oltre a "Nick O' Mericano", così come viene chiamato, sono indagati Antonio e Pasquale Zagaria, fratelli di Michele Zagaria, boss dei Casalesi.

Cosentino era già stato arrestato pochi mesi fa ed è tornato da poco in libertà; oltre alla vicenda sopra citata, infatti, è tuttora imputato nel processo sul presunto reimpiego di capitali illeciti in relazione alla costruzione, mai avvenuta, di un centro commerciale a Casal di Principe.
Tornato da poco in libertà, è tornato attivista politico fondando Forza Campania.

In qualsiasi Stato civile una vicenda come questa, che lega alla Camorra un ex uomo importante della politica italiana, sarebbe un gravissimo scandalo e farebbe sorgere molte domande ma qui viene trattata con molta, troppa sufficienza.

Notizie del genere non destano più scalpore, ci siamo abituati e ci stiamo autoconvincendo che funziona così in Italia; lo stupore, infatti, si verifica solo al nascere di movimenti di protesta che invece sono la normale conseguenza di questo sistema.


Nessun commento:

Posta un commento